Il sogno di Bagnoli 
dalle ciminiere 
al turismo

Vendo Bagnoli, chi la vuol comprare?”, si chiedeva Edoardo Bennato in una canzone del 1989. La domanda del cantautore partenopeo, ironica quanto amara, riassume idealmente il disagio che tanti napoletani hanno provato per decenni - e provano ancora
nel pensare allo scempio di una delle zone più belle e incantevoli del litorale flegreo, compresa tra la collina di Posillipo e l’acropoli di Pozzuoli.
bagnoli2 Un’area che, negli anni Trenta, era diventata meta ambita per la villeggiatura d’élite. Ma, dopo la Seconda guerra mondiale, arrivò il processo di industrializzazione di Bagnoli, che passò in un batter di ciglia dall’inconfondibile profumo dell’acqua salmastra al nauseabondo olezzo delle ciminiere dell’Ilva, della Cementir e della Montecatini.
bagnoli1 ......ma oggi c'è una speranza nuova per i nostri figli se le speculazioni private non verranno anteposte alle aspettative dei cittadini.